In
questo momento sospeso nel tempo
Ororosargento
di un’ alba che arriva
A
scolorar le stelle, inevitabile eppure inaspettata
Ché il
motore del tempo sembrava spento
E la
sabbia immobile nella clessidra.
E’ tutta
colpa degli occhi tuoi e delle tua mani
E’ che
conosci il nome dei miei pensieri e li
sai dire
Come
preghiera di una religione senza dio
In
questo momento di nodi di spine alla gola
Mentre
lacrime di sale si affacciano alle mie ciglia
Violini
amici nelle mie orecchie e pensieri spettinati
Francesco
suona e canta canzoni nuove e antiche
Portando
lontano i miei pensieri su isole di madreperla
E
tropici nel temporale, e certe stanze stanche
E strani
fogli dove scrivere nomi di uomini e cose
E fiumi
che non tornano mai indietro a bagnarti ancora
A volte
i tuoi pensieri in silenzio mi stracciano le vesti
A volte
i tuoi pensieri silenziosi sono assassini crudeli
A volte
le tue parole di silenzio vestite sono coltelli affilati
Tutte le
volte che urli senza parlare muoio senza fiatare
E tutte
le volte alla fine del libro non c’è spiegazione.
Ho
viaggiato fino in fondo nella notte senza guardare
Che alle
mie spalle il giorno si stava consumando
Senza
provare tristezza che non potessi sentire
Fuori
ancora piove un freddo giugno di novembre
E mentre
ti sveglierai il tempo scorrerà ancora via
Ma il
tempo non ha senso nel vero senso delle cose
Se non
per disegnarle sul tuo foglio dei nomi
Ancora
fioriranno tulipani, giacinti e mille rose
Ancora
torneranno i sorrisi tra le nostre labbra
Ancora i
baci segneranno i nostri si e ancora
Ma ora
ancora i violini strappano la notte
In mille
veli di seta grigiorosa
E sarà
come sempre, sarà.
Mattina.