Avremmo voluto la nostra vita
Disegnata e sicura come l’ O di Giotto
Veloce, netta,
Geniale e perfetta
Avremmo voluto fosse stata così
Come sognata da bambini
Serena, diritta
Assoluta ed asciutta
Avremmo voluto che fosse stata lenta e saggia
Un cerchio perfetto, senza esitazioni,
Acqua che scorre al mare senza fermarsi alla
spiaggia
Una geometria euclidea senza troppi teoremi,
Un anello senza inizio e possibilmente senza fine
Come forse in effetti è ma non sappiamo vedere
Il cerchio è così grande che ne perdiamo il
confine
Che il suo disegno non sappiamo raggiungere
Ne vediamo solo l’arco che il nostro occhio raccoglie
E sembra una retta che non sappiamo dove parta
Una strada di settembre lastricata e colorata a
foglie
Una strada che percorriamo ciechi non sapendo dove
porta
Avremmo voluto la nostra vita
Come un prato ai limiti del mare
Azzurro e verde e sole a colorare
Niente sabbia o sassi a sbucciare le dita
Avremmo voluto fosse stata così
Come disegnata nei cartoni animati
Colori pastello e pochissime ombre
E alla fine tutti contenti ed innamorati
Ma oggi ho visto morire mio padre
Come un passero inchiodato ad un filo spinato
Il respiro veloce ed affamato dell’aria che manca
Il cuore che si affanna a pompare sangue
Nessuna parola solo un sorriso accennato
Uno sguardo che non sa, nemmeno spaventato
Avremmo voluto almeno sapere
Se non proprio il perché, almeno il come
Avremmo diritto di sapere
Se non proprio tutto, almeno una porzione
Noi che crediamo di sapere dove nasce
Noi che non vediamo dove finisce
E tutti i giorni ci illudiamo non finisca
Trascinandoci in un altro giorno di angosce
Non ci resta che continuare ad andare
E se capiterà che inciamperemo sappiamo cosa fare
Basterà rialzarsi e spolverarci la giacca e le
mani
E imbarazzati guardarci intorno sorridendo leggeri:
“Tranquilli, non è successo niente; sto bene come
ieri”
E stringendo i denti arrampicarci al domani.
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