Continua a scorrere il
fiume,
da un dicembre all'altro
si inseguono i giorni.
Continua a riempirsi e
svuotarsi
la clessidra degli anni,
e il respiro del mare
ancora si spegne all'orlo
del mondo.
Ancora si alza la nebbia
sui grigi megaliti di
Stonehenge
a celebrare un'altra alba
o tramonto.
Non c'è fine, non c'è
inizio
nella bianca spirale del
tempo
e ancora scorre la sabbia
tra le mie dita.
Camminano con passo
leggero
le file dei mie ricordi,
tenendosi per mano mi
seguono in silenzio
e sono ogni giorno di più,
più di quanto possa
sopportare
più di quanti la mente
possa ricordare,
e rivedo gli occhi di mio
padre, di mia madre,
li ho conosciuti, quando
il tempo li aveva già traditi
offesi.
Cosa c'era nelle loro
pupille
quand'io non ero nemmeno
una scintilla nelle loro
menti?
Quando il loro cuore non
conosceva rancori
quando parole d'amore
riempivano le loro menti,
vivevano sulle loro
labbra?
Cosa ha mosso i loro passi
cosa hanno sognato, dove
volevano andare?
E se ora potendosi guardare
indietro
vedere alle loro spalle,
cosa rimpiangerebbero?
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