Mare mercurio, freddo e mortale come un arpione.
Onde montagna a pregare non sommergano la nave.
Perduto l’orizzonte nel nero della notte e della tempesta.Onde montagna a pregare non sommergano la nave.
Vento e pioggia coltello a ferire gli occhi e la speranza.
Nantucket è lontana, quasi perduto il suo ricordo verso sud
La tempesta ha cancellato la memoria di tutte le bussole
Il Pequod avanza senza tema, oltre la marea, verso il mattino
Segue il mio sogno disegnato sul ponte dalla mia gamba di legno.
Urla il vento e geme il fasciame della nave, urla l’equipaggio
La maledizione della balena mi perseguita ancoraCome il dio d’Israele la sua gente raminga ed inesausta
Sia come sia, io non mi fermerò e nulla potrà impedirmi di andare
Chiunque pensi, chiunque osi giudicare, nulla sa della balena
E della mia ricerca. Non è vendetta e nemmeno stupido orgoglioMa certo anche con una sola gamba io sono il solo capitano
E impiccherò a maestra chiunque metta in dubbio questo e la mia parola.
Credete sia importante tornare a casa?
Credete che voglia invecchiare davanti a un camino?
Quello che voglio e raggiungere la maledetta balena
E prenderle il cuore come lei prese la mia gamba.
Quello che voglio è solo correre dietro a quest’incubo
Afferrare il mio sogno per la codaE piantarle l’arpione proprio sotto il cuore
Perché o il suo o il mio deve cessare di battere.
Che ne sapete della mia vita spesa tra le onde?
Che tra le onde non restano tracce, si cancellano le ormeE nessuno ricorderà Achab la sua barba e la sua gamba
Se non perché inseguii Moby Dick la balena e lei fu mia.
Mia come un amore tradito, mia come un ricordo da giovane
Mia come il primo bacio, mia come il primo addio Mia come solo una amico può esserlo; amico senza chiedere
Mia come la voglia di vivere e di lasciare un segno
Laggiù oltre le onde si scorge il respiro come una sfida
E credete che possa rifiutare l’onore e restare vivo?Preferisco gettare me e la mia gamba insieme all’arpione
Nelle fauci del leviatano e poi restare a guardare
Perché certo non chiuderò gli occhi pur avendo timore
Non si vive giorno dopo giorno per poi perdersi il finale
E se sarà come temo, (spero) di me rimarrà il ricordo
E la leggenda di un uomo che fu uomo oltre l’essere uomo
Perché é per superarci che siamo a questo mondo
E per vedere cosa c’è, infine, al di là della marea.
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